A proposito di 5G
Ogni amministrazione deve promuovere il rispetto della normativa vigente in materia. A tal fine, si ricorda che esistono delle normative e dei limiti ben precisi che devono essere rispettati dalle tecnologie attuali e da quelle future. Pertanto come è già stato fatto in passato con l’avvento delle tecnologie 1G/2G/3G e 4G, ogni Amministrazione ha il dovere di attuare quanto prevede la normativa vigente in materia e pertanto di collaborare con i propri organi di controllo, in questo caso specifico, con ARPAV ente competente ad esercitare le funzioni di controllo ambientale sul territorio.
Si ricorda, come disciplinato dal D.Lgs. n. 259 del 1 agosto 2003 “Codice delle comunicazioni elettroniche”, che l’ente locale per autorizzare l’installazione di un qualsiasi impianto stazione radio base deve necessariamente provvedere tramite ARPAV, quale organo di controllo, all’accertamento della compatibilità del progetto con i limiti di esposizione, i valori di attenzione e gli obiettivi di qualità stabiliti uniformemente a livello nazionale dal DPCM 8 luglio 2003.
“Per quanto riguarda la popolazione generale, con il DPCM 8/7/2003 relativo ai campi elettromagnetici a frequenze comprese tra 100 kHz e 300 GHz, la normativa italiana ha recepito gli standard ICNIRP per la maggior parte delle numerose fonti di esposizione a RF, ad esclusione delle sorgenti fisse radiotelevisive e per le telecomunicazioni. Per queste particolari sorgenti sono stati fissati limiti più restrittivi dei valori ICNIRP, pari a 20 V/m nell’intervallo delle frequenze compreso tra 3 MHz e 3 GHz, nonché valori di attenzione e obiettivi di qualità. I valori di attenzione consistono nel livello di riferimento di 6 V/m da non superare nelle aree a permanenza prolungata (>4 h), incluse le loro relative pertinenze esterne. Gli obiettivi di qualità prevedono che lo stesso valore di riferimento di 6 V/m sia rispettato anche in aree esterne intensamente frequentate, quali luoghi destinati ad attività sociali e parchi gioco.” Tratto da ISS Rapporti ISTISAN 19/11 “Radiazioni a radiofrequenze e tumori: sintesi delle evidenze scientifiche.
Il Comune di Bassano del Grappa ha approvato con DCC n. 78/2012 il Piano di Localizzazione delle Stazioni Radio Base che individua dei siti di proprietà pubblica da proporre agli stessi Gestori. I siti sono stati individuati con lo scopo di:
- minimizzare l’esposizione della popolazione alle radiazioni non ionizzanti (NIR) generate da impianti ed apparecchi per telefonia mobile;
- minimizzare l'impatto urbanistico, paesaggistico ed ambientale delle nuove installazioni mediante l’individuazione di idonee aree;
- razionalizzare la collocazione delle installazioni di telefonia mobile sul territorio comunale, privilegiando l'utilizzo di supporti già esistenti quali le torri per la pubblica illuminazione ovvero altri elementi emergenti del territorio;
- consentire l’erogazione del servizio di telefonia mobile ai gestori nelle migliori condizioni di copertura possibili.
Si ricorda che la vigente normativa ha classificato la rete di telefonia mobile come servizio ai cittadini e pertanto gli impianti necessari alla diffusione sono ritenuti “opere di urbanizzazione primaria” e gli Enti Gestori hanno la possibilità di decidere sia quanti impianti installare sia dove installarli. Pertanto, l’Ente Locale ha come unico strumento di governo del territorio per quanto riguarda l’installazione di antenne per la telefonia mobile (SRB – Stazioni Radio Base) la possibilità di individuare e mettere a disposizione degli Enti Gestori siti pubblici idonei a condizione che sia garantita ai medesimi la radio copertura richiesta. Il Principio di Precauzione è uno dei presupposti su cui si fonda il piano stesso ovvero con esso vengono localizzati i siti pubblici secondo i principi sopra esposti e in modo migliore rispetto ciò che viene richiesto per la mera applicazione dei limiti di legge.
Fino ad ora non è stato fatto alcun abbattimento di alberi per l’installazione di antenne radio base.
Infine si segnala quanto “il contributo il contributo dell’uso del telefono mobile all’esposizione personale a campi a RF rimane di gran lunga superiore rispetto al contributo di sorgenti fisse ambientali quali stazioni radio base o trasmettitori radiotelevisivi.” Tratto da ISS Rapporti ISTISAN 19/11 “Radiazioni a radiofrequenze e tumori: sintesi delle evidenze scientifiche.
Per un maggior approfondimento dell’argomento si consiglia la lettura dei seguenti link istituzionali:
- sito di ARPAV VENETO
https://www.arpa.veneto.it/temi-ambientali/agenti-fisici/radiazioni-non-ionizzanti/a-proposito-di-5g
- sito del SNPA – Sistema Nazionale per la Protezione dell’ambiente

